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Venezia, gli Scalzi e la carne frollata

La prossima volta che vi capita di raggiungere Venezia in treno, fermatevi a visitare la splendida Chiesa barocca giusto dietro la stazione di Santa Lucia.

Questa si chiama Santa Maria di Nazareth, ma è comunemente chiamata Chiesa degli Scalzi, in quanto fondata dall’Ordine dei Carmelitani Scalzi. Entrateci e non ve ne pentirete!

Tra le molte opere d’arte che potrete ammirare, anche due dipinti di Giambattista Tiepolo e due di Niccolò Bambini.

Giusto lì vicino, il Ponte degli Scalzi, un ponte in pietra degli anni ’30, uno dei cinque che attraversa il Canal Grande.

E proprio di fronte questo, il Ristorante “Ai scalzi“, ove potrete gustare, oltre alle specialità veneziane tipiche, anche della splendida carne frollata, esposta nell’armadio climatico a doppia porta Inox Bim!

Come per ogni specialità gastronomica di antica tradizione, anche per il dolce natalizio per eccellenza, il panettone, esistono diverse leggende che creano un alone di mistero e magia.

Una di queste leggende è così in sintonia con lo spirito delle feste da sembrare la trama di un film di Natale….

Siamo alla fine del Quattrocento: il Duca di Milano, Ludovico Sforza, tiene un banchetto natalizio. Il cuoco, per una fatale distrazione, brucia il dolce, seminando il panico in cucina.

Ne venne fuori un dolce ben lievitato, morbido e dolce. Talmente gustoso che lo stesso Ludovico (detto Il Moro) volle congratularsi con il giovane, dando il suo nome a quello straordinario “pane”: il Pan de Toni, appunto.

Una bella storia, anche se non andò proprio così

Ma ora, dalla leggenda si passa alla realtà, con il Pan de Toni, il panettone artigianale lievitato con il fermalievita Inox Bim, ideato dall’amico Mariano Guardianelli, chef del ristorante stellato Abocar Due Cucine di Rimini.

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