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Il cappello del cuoco

È interessante come il simbolo del mestiere di cuoco, universalmente riconosciuto, non sia né un piatto di cibo fumante, né pentole o padelle, né alcuno strumento o attrezzatura per cucinare.

Il simbolo universale dello Chef è il toque blanche: il caratteristico copricapo.

Ma qual è l’origine di questo capo d’abbigliamento, così singolare e riconoscibile?

Come quasi sempre accade per quanto riguarda le antiche tradizioni: non si conoscono con certezza le origini.

Infatti, facendo una ricerca, si trovano molte più leggende piuttosto che vere e comprovate fonti storiche.

Partiamo da lontano, esattamente nel Regno Assiro del VII secolo a.C.: la leggenda vuole che il re Assurbanipal vivesse nel terrore di essere avvelenato, così ordinò ai suoi cuochi di vestirsi in modo da essere riconoscibili indossando un cappello (simile a quello della Famiglia Reale), così che potessero venire sorvegliati più facilmente.

Facendo un lungo salto di oltre un millennio, arriviamo ad un’altra leggenda: questa volta siamo nell’Impero Romano d’Oriente, durante l’Alto Medioevo. L’Impero Bizantino è assediato da Visigoti, Longobardi, Persiani e Arabi. In un clima così turbolento, i cuochi, come altri sapienti e artigiani, fuggirono e trovarono rifugio nei monasteri greci.
Cominciarono così a vestirsi come i monaci, con le loro tuniche nere e il kamilavkion: un cappello alto e cilindrico, che ricorda vagamente l’odierno toque.

Ed ecco una nuova leggenda, più cruenta delle altre: si narra che Enrico VIII, re d’Inghilterra, trovando un capello nella sua zuppa decise di far decapitare il suo cuoco.
Da quel giorno in poi tutti i cuochi iniziarono a indossare cappelli a Hampton Court.
Per evitare di far cadere sia i capelli, che la testa dove questi poggiavano.

Adesso basta con le leggende, e veniamo al dunque.

Il cappello da chef di oggi era del “Cuoco dei Re, e Re dei Cuochi”: Marie-Antoine Carême.

A quel tempo i cuochi indossavano un cappello bianco.
Ad ogni modo, è stato Carême a volerlo alto (simbolo di prestigio, essendo lo chef il capo della cucina).
Tanto da aggiungere al suo interno una striscia di cartone, in modo da poterla alzare fino a 45cm.
Tanto per far capire chi comandasse tra i fornelli!

Ora, quanto vuoi che sia alto il tuo cappello da chef non sono affari miei.

Mi limito a consigliare le attrezzature professionali Inox Bim.

(Nella foto allegata: “Le Chef de l’Hotel Chatham”, di Sir William Orpen)

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